Venerdì dopo le Ceneri

+ Dal Vangelo secondo Matteo ( Mt 9,14-15)

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Commento

Nella pagina profetica di Isaia il Signore dice che vuole la giustizia e la solidarietà con i poveri; senza questo la pratica rituale del digiuno non ha valore ai suoi occhi.

Come viviamo il digiuno? Il digiuno è una privazione; tante persone ancora oggi non possono saziare la loro fame a causa di disuguaglianze che ci sono nel mondo, altre persone invece digiunano per un benessere fisico, altre ancora digiunano volontariamente per una causa, per denunciare ingiustizie, per protestare. La pratica del digiuno cristiano è segno di una mancanza, di un vuoto: «lo sposo è tolto» e questa assenza deve alimentare il desiderio della sua presenza.

In questo tempo quaresimale alimentiamo la nostra vita ascoltando la sua Parola e rendendoci solidali con quanti sono nel bisogno.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano