Venerdì dopo le Ceneri – tempo di Quaresima

+ Dal Vangelo secondo Matteo (9,14-15)

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Commento

Caro Dio, ti ringrazio per aver mandato tuo figlio Gesù in mezzo a noi, uomo come noi. Ti ringrazio perché gli hai dato il gusto di mangiare con gli amici e coi nemici, di sedersi a tavola e apprezzare i frutti della terra, tuoi doni.

Grazie Signore, perché ha voluto rimanere tra noi per mezzo di una cena, pane e vino che ci insegnano la condivisione, lo spezzarsi, il venire pigiato per la gioia e sazietà di tutti. Grazie Gesù, che con la tua vita ci hai portato lo sguardo di misericordia del Padre, ci hai ricordato la gioia di essere fratelli, nonostante tutto, al di sopra di ogni differenza.

Cosa assai triste è il digiuno: nessun fratello dovrebbe essere affamato né di pane né d’amore. Che il nostro digiuno sia oggi dall’indifferenza alla sorte dell’altro, sia digiuno d’egoismo portatore di tristezza.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2025” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano