+ Dal Vangelo secondo Luca (11,15-26)
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
Commento
Un Dio umano; un Dio alla mano; un Dio che compie meraviglie attraverso le sue mani, mani di madre e di padre.
Di più: attraverso le sue dita. Il che indica un’attenzione ancor più premurosa, una cura che dona vita. Come il dito di Dio che plasma l’Adamo nel giudizio universale di Michelangelo; un tocco che ricrea. Un amore che guarisce e rialza. Se la legge di Dio era scritta dal dito di Dio su tavole di pietra, con Gesù l’amore è scritto «non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori umani» (2Cor 3, 3).
Il dito di Dio. Non un’immagine potente, gloriosa; ma gentile: il regno di Dio mi raggiunge attraverso la delicatezza di un dito. Insegnandomi uno stile tutto particolare, fatto di determinazione e di tatto insieme, franchezza e sensibilità. Combattiva tenerezza. Infinita delicatezza.
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano