Venerdì della XXIX Settimana T.O. – anno dispari

+ Dal Vangelo secondo Luca (12,54-59)

In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

Commento

Quanto abbiamo bisogno di accordarci! Lungo le nostre strade, i nostri cammini: ritrovare armonia dentro una melodia di fondo.

Ac-cordare il cuore e il passo. Conviene! Perché volenti o nolenti, l’altro da noi (questo il senso di «avversario») appartiene al tessuto della nostra vita. Gli altri sono nostri compagni di viaggio; gli altri siamo noi, recita una famosa canzone. Accordarsi è passare finalmente dall’io al noi: rompere la corazza dell’io, sciogliere il gelo della diffidenza, superare l’ombra delle paure. Prendere il largo dalla propria riva per riscoprire con stupore, ben prima di ciò che ci distingue, quel nucleo incandescente che ci affratella.

Accordiamoci allora! Con la consapevolezza che primo avversario non è il fratello fuori di me, ma l’altro che sta dentro di me.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano