San Lorenzo da Brindisi, presbitero e dottore della Chiesa – memoria –

+ Dal Vangelo secondo Matteo (12,1-8)

In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Commento

Leggerezza di un giorno d’estate con gli amici più cari, fratelli sulla strada del Messia. Un cielo blu, la carezza di un vento leggero, una distesa d’oro lì, per noi.

Ti lodiamo Signore perché hai creato il sole che ci riscalda, questo meraviglioso blu che incanta il cuore, hai creato l’acqua per placare l’arsura e il biondo grano per calmare la fame. Così cantavamo quel giorno di sabato, felici, leggeri, amati; avevamo lasciato tutto ma il mondo intero era nostro. Quand’ecco abbattersi improvviso e spietato il giudizio di chi già ti conosceva ma non ti voleva conoscere.

Ma tu hai schiuso le labbra ed il sole è tornato a risplendere. Misericordia io voglio, amore che porti altro amore, gioia che porti gioia. Tu ci insegni ad amare e in questo modo ci regali la gioia.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano