Tutti i Santi – Solennità

+ Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12)

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Commento

Questo testo evangelico è scandaloso: com’è possibile pensare che quelle condizioni di vita possano essere dette beate?

A volte, di fronte alle tante difficoltà che siamo chiamati ad affrontare, prendiamo queste parole come una magra consolazione e, in fondo, ci diciamo: «Sì, forse dopo, nell’aldilà… Ma qui e ora proprio no!».

Queste parole sono una provocazione forte per dirci che tutto dipende dal nostro sguardo, e non dalla realtà che ci circonda: la sorgente dell’amore abita dentro di noi, non fuori. Allora ogni situazione, anche la più amara, può trasformarsi in occasione preziosa per amare veramente, e farci assaporare la dolcezza della vera beatitudine.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2022” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano