Ss. Gregorio Grassi e Compagni, martiri – Memoria

+ Dal Vangelo secondo Matteo (9,18-26)

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Commento

La mia povera mano! Da quando per la febbre ero stata costretta sul mio lettuccio, l’avevo sentita diventare sempre più calda, mentre il malessere aumentava. Poi mi ero ritrovata come in un sogno: una notte stellata, con un grande silenzio, dove non udivo più le voci e i singhiozzi dei miei cari, con la mano che non scottava più, anzi era diventata sempre più fredda.

Stavo cominciando ad aver paura, quando all’improvviso la mia mano ormai gelida ha sentito la stretta di un’altra, calda e forte, ed ho sentito una voce che mi ordinava di alzarmi. Ho spalancato gli occhi: la stanza era piena di luce, papà e mamma avevano la sorpresa e la gioia dipinte sul volto rigato di lacrime, e davanti a me quel signore che mi aveva preso la mano.

E mi ha rimesso in piedi tornata sana: che bravo signore!

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano