Santissimo Nome di Gesù – memoria

+ Dal Vangelo secondo Giovanni  (1,29-34)

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Commento

Dio non ci ama perché siamo suoi figli, ma siamo realmente suoi figli perché Dio ci ama come un padre. San Francesco, prima delle stimmate nel corpo, ha impresso nel cuore e nell’anima questa realtà sconvolgente e misteriosa: nessuno deve essere chiamato padre in terra perché uno solo è il Padre a cui rivolgersi.

Non è semplice capire cosa voglia dire essere realmente figli di Dio. Gesù è venuto a mostrarci il volto, i pensieri ed il cuore di Dio, Padre suo e Padre nostro. Spesso la nostra idea di Padre è legata al rapporto che abbiamo avuto con nostro padre elevando alla massima potenza il bene che è stato e ci ha dato.

Ma Dio è al di là delle nostre idee e dobbiamo scoprirlo all’interno di una relazione che si modifica, si espande e si approfondisce avvicinandoci al suo volto buono e santo.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano