Santissimo Corpo e Sangue di Cristo – Solennità – Anno A

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (6,51-58)

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Commento

Vivere per il Signore non significa vivere al suo servizio.

Maria ha risposto all’angelo: avvenga per me secondo la tua parola; ciò che Gabriele ha annunciato avviene attraverso Maria, colui che mangia il Signore vive attraverso di lui. E la vita che viviamo in Gesù è quella del Padre che ha la vita. Gesù stesso vive per il Padre, vive attraverso il Padre, attraverso l’amore che è lo Spirito. Chi si nutre del suo corpo e del suo sangue viene abbracciato da questa relazione del Padre che attraverso lo Spirito manda il Figlio vivificando pane e vino. Lo stesso Spirito è l’unico che sa riconoscere ed accogliere il Figlio perché, come scrive san Francesco, lo Spirito che abita nei suoi fedeli, è lui che riceve il santissimo corpo e il sangue del Signore.

Vieni, santo Spirito, ad abitare in noi!

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano