Sant’Ireneo, vescovo e martire – memoria

+ Dal Vangelo secondo Matteo (8,1-4)

Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita.
Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

Commento

Signore, tu puoi sanarmi, solo tu lo puoi fare! Signore, se tu vuoi!

Non abbandonarmi in questo inferno, non lasciarmi solo nella profondità del dolore! Vieni a liberarmi dalla lebbra dell’egoismo, dell’autoreferenzialità, dell’autoconservazione, della paura e dell’incredulità. Entra in queste piaghe purulente e manda il vento dello Spirito che tutto ricrea e risana. Vieni, ti prego, e con me libera anche i miei fratelli, le mie sorelle.

Non posso essere felice da solo! Fino a quando un solo fratello o una sola sorella gemeranno ai margini della strada, oppressi dalle prove della vita, non potrò gustare la gioia di essere risanato e la libertà di essere salvato.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano