Santi Paolo Miki e compagni, Martiri – memoria

+ Dal Vangelo secondo Marco (6,7-13)

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Commento

Salire un monte è sempre, nella scrittura, immagine di un percorso spirituale. Si fa fatica, ma l’aria diventa più pura, l’entusiasmo e la bellezza del panorama ci ripagano di tutto. Se poi siamo consapevoli che ci stiamo avvicinando alla città di Dio, del Dio vivente che ci aspetta per condividere con noi questa vita, nessuno sforzo sarà eccessivo, nessuna stanchezza potrà scoraggiarci.

Siamo già vicini, non è una meta irraggiungibile; altrimenti Dio non ci avrebbe illusi: sa che siamo fragili, ma continua ad avere fiducia nelle nostre possibilità, nel nostro coraggio, nella nostra capacità di capire dov’è la vera gioia e quanto valga la pena continuare a salire.

Finché non ci troveremo già lì, abbracciati alla roccia più alta, alla nostra roccia sicura che è l’incontro appassionato con Dio.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2025” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano