Santa Monica – memoria

+ Dal Vangelo secondo Matteo (23,23-26)

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».

Commento

Com’è il mio bicchiere Signore?

Dobbiamo stare attenti a noi stessi, non tanto ai nostri gesti ma a ciò che li muove, ai nostri pensieri, che nessuno può sentire. Vigilare sul nostro cuore. Un cuore lavato con cura non rimane mai vuoto e ha sempre qualcosa di buono da offrire. A volte sono le mie lacrime a lavarlo ed è il tuo soffio gentile ad asciugarlo. A volte, quando è proprio sporco, serve che la tua mano e la mia si uniscano per passare una spugna imbevuta di perdono e tutto torna nuovo ed anche gli occhi vedono meglio il mondo.

Dammi la grazia della brava massaia di me stessa, mio Signore, il bicchiere pulito e sempre pronto per te. E se vengo presa da pigrizia o da disinteresse guida tu ogni mio gesto.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano