Santa Lucia, vergine e martire – Memoria

+ Dal Vangelo secondo Matteo (21,28-32) 

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Commento

Quando Dio parla dice la verità. Ma verrà un giorno in cui anche i popoli tutti non avranno impurità sulle loro labbra, e la conseguenza sarà la preghiera.

Se capiamo la verità non possiamo fare altro che cogliere la distanza tra ciò che abbiamo per le mani e la completezza che solo Dio può donare. Da qui, dalla sincerità della comprensione della nostra realtà nasce la richiesta. Non ci rivolgiamo indistintamente a chi non conosciamo, ma possiamo chiamare Dio con il suo nome. Invocarlo per colui che è. Sappiamo cosa aspettarci da lui.

Il nostro Dio non ci è straniero, né possiamo essere in dubbio sulla sua natura. Sappiamo chi e cosa intende darci. Non ci saranno sorprese se non nell’abbondanza di grazia che giungerà in risposta alle nostre invocazioni. Grazia che basterà per tutti.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2020” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano