+ Dal Vangelo secondo Luca (19,45-48)
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
Commento
Quante volte vorremmo essere senza macchia, per poter essere completamente fieri di noi; eppure non è così.
C’è chi si sente inadeguato rispetto al giusto da compiere, alla legge da adempiere, alla perfezione a cui vorrebbe giungere; c’è chi non ci prova neppure. È quello che succede agli adolescenti che lasciano la religione perché non sopportano di essere tenuti d’occhio anche da Dio, quando si sentono spesso sbagliati.
Non cadiamo nella stessa tentazione: Dio non ci vuole perfetti; ci vuole felici. Tenere insieme questi due aspetti della nostra vita lo può fare solo Dio per noi, facendoci il dono di esserne partecipi.
La sua legge fa da direttiva, ma è la sua forza che ci sostiene e che ci permette di procedere con il cuore colmo di gratitudine.
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano