Santa Caterina di Siena, Vergine e Dottore della Chiesa, Patrona d’Italia e d’Europa – Festa

+ Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30)

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Commento

Venite. Questa parola Gesù la rivolge all’inizio del vangelo, invitando i primi discepoli a seguirlo. Poi la userà nella parabola degli invitati alle nozze e quando parla del giudizio finale.

L’invito a seguire Gesù, quindi, è l’invito a partecipare alle nozze e ad entrare nel regno di Dio; è un invito personale che Gesù fa a chi è affaticato e oppresso, a chi vive le fatiche delle contraddizioni dentro un cammino verso il compimento. La promessa che Gesù fa è quella del ristoro, del riposo. Nella Genesi, Dio si riposa il settimo giorno: il sabato è il compimento della creazione. L’uomo resta incompiuto perché non riesce a compiere l’amore.

Il riposo promesso da Gesù è il compimento dell’amore che Dio ci offre: è la terra promessa, la fine dell’esodo, l’arrivo a casa.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano