San Leopoldo Mandic da Castelnuovo, sacerdote – Memoria

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (10,1-10)

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Commento

Donami, o Signore, la grazia di entrare nel mistero della tua persona, nella realtà della tua comunione con il Padre. Povero e mendico, busso al tuo cuore trafitto, desideroso di varcarne i confini per conoscere il tuo amore e gustare la tua vita.

So, che lì troverò pascolo e che il nutrimento sarà abbondante: lo hai promesso tu. Entrerò solo per uscirne irrobustito, salvato e tornare dai miei fratelli e dalle mie sorelle, rinnovato nel cuore e nella vita. La mia presenza in mezzo a loro, allora, renderà presente il tuo amore e la tua tenerezza per ciascuno di essi.

E vedranno te in me, e non importa se io non ne sarò consapevole; consapevole sarai tu e questo per me è sufficiente!

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2025” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano