San Giacomo della Marca, sacerdote – memoria

+ Dal Vangelo secondo Luca (21,5-11)

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Commento

L’annuncio evangelico odierno vuole richiamare tutti alla temporalità e alla finitezza delle cose, sulle quali noi investiamo molti progetti e molti beni.

Il rischio di dimenticarci che essi non sono eterni, ma destinati a passare è, tuttavia, reale. La sfida, allora, è quella di servirci di tutto ciò abbiamo tra le mani senza riporre in esso la nostra fiducia.

Se, infatti, avremo confidato solamente in ciò che appartiene alla terra, dove troveremo la salvezza quando tutto passerà? Chi o che cosa sopravviverà al terribile urto del tempo e della storia? 

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano