San Felice da Cantalice, religioso – Memoria

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (16, 16-20)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Commento

Paolo davvero era un tipo eccezionale: si donava completamente alla causa. Con lo stesso ardore con cui prima uccideva i cristiani, ora li generava, incurante del pericolo.

Parlare davanti ai giudei non era senza rischi; ma Paolo non ha paura, non si perde in obiezioni. Ha uno scopo: predicare la parola di Dio. I risultati non sono nelle sue mani; ci penserà il Signore a far sviluppare i semi che lui getta in giro. Non sta nemmeno a giudicare se la terra che li accoglie sia fertile o arida: lui arriva, fa il suo dovere e passa oltre.

Quanta libertà! Quanto abbiamo da imparare, noi che se facciamo un po’ di bene lo consideriamo subito roba nostra e ne siamo gelosi… Quello che conta è testimoniare che Gesù è il Cristo; tutto il resto verrà, se Dio vuole.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano