Sabato I settimana TQ

+ Dal Vangelo secondo Matteo (5,43-48)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Commento

Confesso che preferirei che i miei raggi non raggiungessero certe persone, lasciandole nel buio pesto, oppure che fossero così forti da mandarle arrosto.

E penso che anche la pioggia si comporterebbe in modo analogo, lasciandole a secco oppure mitragliandole con la grandine. Ma poi mi ricordo che sono una creatura che, come diceva san Francesco, «porta significazione dell’Altissimo»: e lui è ricco di misericordia, l’unico che conosce quello che c’è nel cuore di ciascuno e che vuole dare anche ai più riottosi la possibilità di liberarsi dalle catene del male per volgersi al bene.

Così continuerò ad essere «bello e radiante cum grande splendore» per tutti, nella speranza che la mia luce sia incentivo a lasciarsi illuminare e convertire da quella luce che non conosce tramonto.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano