Sabato della XXXIV Settimana T.O. – anno dispari

+ Dal Vangelo secondo Luca (21,34-36)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Commento

È forte l’invito odierno! L’incipit proposto, infatti, esprime tutta la serietà della vita che non è da sottovalutare.

Nella penna dell’evangelista, tuttavia, non vi è nessun tentativo di incutere timore, quanto piuttosto la profonda necessità di ricordare che il vivere quotidiano richiede tutto il nostro impegno. Non diamo, perciò, agli affanni della vita, alle ubriachezze (e non solo di vino…) il potere di rubarci il cuore schiacciando i nostri ideali e i nostri sogni!

Chiediamo, invece, al Signore la grazia di sporcarci le mani per aiutare l’umanità a crescere nel bene, nel bello e nella bontà, relativizzando la dimensione delle cose, così da gustare al meglio la vita e viverla con maggior serenità. 

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano