+ Dal Vangelo secondo Luca (12,8-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Commento
Non toccate l’amore! Non bestemmiate l’amore!
Perché se oggi spesso l’amore scorre sulla linea dei sentimenti, in Dio questo amore è qualcuno. Non semplicemente un feeling tra due persone, ma la concretezza di una presenza. Proprio questo è lo Spirito santo: amore in azione. L’amore di Dio è l’essenza della vita, ciò che tutto crea, tutto sostiene; è il suo alito divino che ha generato ogni cosa; il soffio dell’esistenza che instancabilmente lui effonde nelle nostre narici per plasmarci a sua immagine e somiglianza. Energia divina che scorre nell’universo.
Ecco perché non possiamo offendere ciò che dà vita ad ogni cosa; significherebbe negare l’esistenza intera: sarebbe imperdonabile! Piuttosto riconosciamo umilmente che non siamo noi l’origine di noi stessi. Siamo semplicemente creature.
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano