Sabato della VII settimana del tempo ordinario

+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc. 10,13-16)

In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

Commento

Oggi poni alla nostra attenzione un bambino; ci chiedi di metterlo al centro perché possiamo vederlo bene, come modello da imitare nella nostra sequela.

Spesso i bambini sono capricciosi e un po’ egoisti, centrati sui loro bisogni. Essi però dipendono completamente dagli adulti: hanno bisogno di cura, di amore, di educazione: sono totalmente recettivi. Godono della vita: cadono e si rialzano, sono semplici e attendono che tutto gli venga donato. I bambini vivono della fiducia verso gli adulti, del loro sguardo di amore e benevolenza che li fa crescere e aprire alla vita.

Per entrare nel regno non servono le nostre abilità e conquiste, ma il nostro farci accoglienza. Risvegliamo il bambino che è in noi!

 

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano