+ Dal Vangelo secondo Giovanni (15,18-21)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Commento
Chissà se Timoteo era così pronto a partire. Disposto a cambiare radicalmente la vita.
Ma Paolo aveva visto in lui un buon compagno. È evidente che a Timoteo non sono state date tante alternative; dice di sì e si mette in gioco verso una strada inaspettata, ma non incerta. Accoglie la fede come una rivoluzione e tale è anche per noi, che siamo abituati a considerarla parte integrante di un’esistenza usuale, dove l’essere cristiani convive pacificamente con la normalità di ogni giorno.
Può darsi invece che qualcuno, qualcosa ci chieda di buttarci più profondamente nella missione che Dio ci ha affidato, senza nessuna. Eppure una parte di noi sa che solo così la nostra vita riprenderà quel gusto, nella donazione di sé, che Dio ci ha messo dentro quando ci ha chiamati. Conviene stare attenti ai segnali.
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano