+ Dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-11)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Commento
La gioia è la gemma, la pietra preziosa. La gioia è il colore dell’amore, è il colore di Dio.
Il nostro Dio non è un dio in bianco e nero, rigido; è un Dio che ha a cuore la nostra libertà e che esulta per noi. È un Dio che ci rende capaci di gioire perché in Cristo ci dona il senso dell’esistenza. L’assenza di gioia è una condizione di sterilità che rischia di farci sentire abbandonati e soli; anche questa nostra condizione è abitata da Dio, che non ha paura di coinvolgersi con noi, con la nostra storia.
Francesco d’Assisi chiama la gioia «perfetta letizia» e indica che la perfetta letizia è segno della presenza di Dio che convive anche nelle condizioni di sofferenza e fatica.
La gioia è questa gemma che Dio pone nel nostro cuore per colorarci del suo amore.
In questo tempo di Pasqua rivolge anche a noi questo invito: «afferra la corda che ti offro per stare nel mio amore».
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano