+ Dal Vangelo secondo Matteo (7,15-20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Commento
Abram si sarebbe accontentato della promessa di un figlio, e già sarebbe stato sconvolgente.
Anche noi ci accontenteremmo di piccole soluzioni ai nostri bisogni contingenti; ma quando Dio sogna, sogna in grande e quando promette, promette realizzazioni di pienezza. Nonostante l’esagerazione di Dio, Abramo crede. Così è scritto nella lettera agli Ebrei: «Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo e morto il seno di Sara. Di fronte alla promessa di Dio non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia».
E nella sua lettera Giacomo scrive: «ed egli fu chiamato amico di Dio».
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano