+ Dal Vangelo secondo Matteo (10,7-13)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».
Commento
Gli Atti degli Apostoli ci presentano Giuseppe, soprannominato Barnaba, che significa figlio dell’esortazione, un levita originario di Cipro, uomo virtuoso e pieno di Spirito santo e di fede. Era maestro di catechesi nella comunità cristiana di Antiochia, primo esempio di una Chiesa che accoglieva greci ed ebrei.
Barnaba incarna lo stile della missione di Gesù costituita dalla sobrietà della vita e dall’annuncio della parola di verità: i discepoli di Cristo non si distinguono per i loro potenti mezzi, o per la ricchezza, ma per la generosità nel condividere ciò che per primi hanno ricevuto: la fede nel Padre che, dal cielo, si prende cura dei suoi figli.
Prendiamo esempio da san Barnaba per annunciare ai fratelli la novità di Cristo più con la vita che con le parole, in gioia e semplicità.
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2022” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano