Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo – Solennità

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (18,33b-37)

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Commento

L’eternità è un concetto di cui non abbiamo esperienza, ma che ci piace moltissimo.

Ogni cosa buona che ci capita, subito ci fa interrogare su quanto possa durare, nella speranza che sia per sempre.

Per noi il bene episodico non è bene; quando viviamo un’esperienza vera, profonda, significativa, se poi finisce lascia dentro di noi un senso di perdita e di ingiustizia insopportabile. Così Dio ci rassicura che il suo regno non è tanto dove lui comanda, ma dove ci avvolge con la sua premura, dove il male non trova posto e la nostra stupidità neppure, dove la potenza del Signore ci pervade e rende capaci anche noi di opere grandi.

La buona notizia è che già da ora stiamo dentro questa meraviglia. Anche se a volte, a causa nostra o di altri, non ce ne accorgiamo.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano