+ Dal Vangelo secondo Matteo (8,28-34)
In quel tempo, essendo Gesù giunto all’altra riva del mare di Tiberiade, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada.
Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci a pascolare;
e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria».
Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.
I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.
Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
Commento
Quando vivo nella tenebra, chiusa nel mio dolore, nella mia rabbia, nel rancore, passami accanto Signore!
Attirami Signore, che io alzi lo sguardo, che io senta il rumore leggero dei tuoi passi, che io mi rivolga a te. Anche con rabbia, gridando la mia pena, la paura che mi paralizza, il desiderio che non trova una via d’uscita. La tua luce ridoni voce al mio dolore muto ed esca finalmente da me la tenebra che mi attanaglia. Che importa se qualcuno giudicherà?
La luce finalmente! Il calore del tuo amore, il profumo della speranza! Finalmente liberata dalla paralisi e dal buio, sfuggita alla disperazione porterò la tua luce ovunque perché altri la scorgano nei gesti, nelle parole, negli sguardi, nel parlare, nel vegliare e nel riposare. Splendi nelle mie tenebre Signore, perché io possa splendere di te.
E pregherai il Signore notte e giorno, lo Spirito che suscita la vita ci sostenga nell’amore.
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano