Mercoledì della VII Settimana di Pasqua

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (17,11-19)

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Commento

È una buona raccomandazione! Dobbiamo tenerci d’occhio, non solo per sapere se siamo in salute o se non siamo ingrassati. È la forma dell’anima che deve essere mantenuta al meglio, e per questo bisogna occuparsi dell’essenziale, ripulire regolarmente il nostro cuore da sentimenti inutili e pensieri molesti.

È buona cosa darci delle scadenze per controllare che non si siano infiltrati tarli che possono danneggiare la compattezza della nostra fede, minare la speranza, farci percepire mali da poco come gravi disgrazie. Non bisogna stancarsi mai perché l’abitudine, la noia e l’egoismo sono capaci di intaccare anche i migliori propositi di stare alla sequela del Signore.

Siamo chiamati ad impegnarci totalmente per non lasciarci sviare. Può accadere a chiunque, nonostante le migliori intenzioni.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano