Martedì della VI Settimana T.O. – anno pari

+ Dal Vangelo secondo Marco ( Mc 8,14-21)

In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».

Commento

In noi abitano passioni positive e negative. Se ne assecondiamo una che ci porta al bene difficilmente ne riferiamo a Dio l’origine, ma quando prendiamo a braccetto una passione negativa scarichiamo subito su Dio la causa della nostra caduta: Dio mi ha tentato per mettermi alla prova e, ovviamente, sono caduto perché egli è troppo forte; questo è il pensiero strisciante che ha la sua origine nell’Eden.

Che padre è quello che si diverte a mettere alla prova i suoi figli amati? Giacomo ci richiama per farci riconoscere le passioni che ci abitano, ma che non sono ancora peccato se noi le governiamo, magari alimentando di più quelle buone. Resta vero che dalle passioni si può innescare una dinamica che passa dal concepire desideri e pensieri negativi fino a generare un vero e proprio peccato.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano