Martedì della VI settimana T.O. – Anno dispari

+ Dal Vangelo secondo Marco (8,14-21)

In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».

Commento

Noè è l’uomo giusto che Dio individua sulla terra in mezzo a tanti disgraziati per farne uno strumento di salvezza, per dare al mondo un’altra possibilità di vita. Gli fa costruire una grande barca dove il mare non c’è e Noè obbedisce nonostante l’apparente assurdità del suo agire.

Dio aveva parlato forte e chiaro e lui aveva sentito la sua voce; per nessun motivo l’avrebbe deluso. Così la storia finisce bene, quasi per tutti.

Un po’ lo invidiamo, Noè: ha fatto tutto quello che Dio gli ha detto, ma ha avuto delle indicazioni precise. Quante volte anche noi vorremmo agire sotto il comando sicuro del Signore: siamo pieni di buona volontà, ma non sappiamo cosa fare. Chiediamo che Dio abbia ancora fiducia in noi, che ci parli, che chieda tutto il nostro impegno. Anche oggi siamo pronti a seguirlo.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2025” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano