Lunedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario – Anno pari

+ Dal Vangelo secondo Luca (9,46-50)

In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

Commento

Il nostro gioco davanti alla casa è stato interrotto dall’arrivo di quegli uomini che stavano discutendo, sentivo un gran vociare, ma ci capivo poco: cose da grandi.

Mentre riprendevamo quello che stavamo facendo, ecco che il loro capo mi chiama vicino: obbedisco, un po’ impaurito, ma anche curioso di sapere il perché. E sento che dice agli altri che devono imparare da me che sono il più grande: non certo per la statura, né per il modo di pensare e giudicare, perché anche in questo caso sarei dovuto crescere. Ma per il fatto che ricevo tutto ciò che mi viene donato con semplicità e fiducia, anche se a volte faccio i capricci, e riconosco di averne bisogno.

Anche loro dovevano fare lo stesso con suo padre, che non vedevo, ma che sarà molto buono se ha un figlio così, che apprezza i bambini.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2022” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano