+ Dal Vangelo secondo Luca (1,25-28.34-36)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Commento
Inizia di nuovo il tempo d’avvento, un nuovo anno liturgico!
Siamo invitati a guardare il Figlio dell’uomo, ad alzare lo sguardo, a vegliare e a pregare per ricevere forza e vivere tutto con lo sguardo di Dio. Alzare lo sguardo, il capo, significa non ripiegarsi su di sé, non lasciare che il cuore si appesantisca per le preoccupazioni e i mali presenti. Alzando lo sguardo vedremo quello del Figlio che si è fatto uomo e che celebreremo ancora nel prossimo Natale. Incontrato lo sguardo del Figlio, potremo riabbassare il nostro sulle situazioni del mondo, della Chiesa, della nostra famiglia, e su noi stessi, con la luce e la mitezza intraviste.
Così potremo guardare ogni cosa con gli occhi di Gesù, che ci manifestano lo sguardo del cuore misericordioso del Padre buono!
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano