I Domenica di Avvento – Anno B

+ Dal Vangelo secondo Marco (13,33-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Lectio Divina

“FATE ATTENZIONE” (Mc 13,33)

Gesù ci chiama con tono deciso, due semplici parole come un lampeggiante per “ri”chiamare ancora una volta e in modo nuovo, più profondo, ogni anno il nostro cuore.

Il vocabolario spiega questo termine, ATTENZIONE, con “intensa concentrazione dei sensi e della mente intorno a un determinato oggetto” e anche “cura nel fare”, appunto… porre attenzione.

Semplicemente Gesù ci chiama, chiama ancora tutto noi stessi, mente e cuore, tutta la nostra persona, l’oggetto è LUI: ci chiama a SÉ! e subito aggiunge “VEGLIATE” e lo ripete per ben tre volte in questo breve brano del Suo Vangelo. E poi spiega perché. Perché vegliare? “perché non sapete quando è il momento” (v.33), “non sapete quando il padrone di casa ritornerà” (v. 35).

Nella Lettera agli Ebrei troviamo che “la sua casa siamo noi” (Eb 3,6) e nel nostro brano quell’”uomo è partito dopo aver lasciato la PROPRIA casa” (v. 34). Allora noi siamo suoi! Gli apparteniamo. Eppure…

Eppure c’è un grande spazio di libertà proprio dell’Amore, che dona, suggerisce, ricorda, accompagna. Quanto conta su ognuno di noi! Come tutti siamo per Lui importanti. C’è da notare una richiesta particolare per il portiere (v. 34) come a richiamare in modo speciale la nostra capacità di “filtrare” quanto bussa al nostro cuore.

Soprattutto il padrone ci conosce “fate in modo che, giungendo all’improvviso – e può essere in ogni momento – (“alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino” v. 35) non ci trovi addormentati (v. 36).

Tornando alla parola “attenzione”, ci trovi concentrati in altro, con mente e sensi non orientati al “CENTRO”, LUI!

Allora quel richiamo fatto ai suoi discepoli chi è già sulle sue orme) e poi allargato a TUTTI, “VEGLIATE” è per accogliere Gesù, il Signore, che si fa Piccolo per sempre.

La sua voce decisa e colma di premura ci chiama ad accogliere LUI, l’AMORE.

Buon Avvento.

Suor Giovanna Paola

Monastero Santa Chiara di Sarzana (SP)