Giovedì della I settimana di Avvento

+ Dal Vangelo secondo Matteo (7,21.24-27)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Commento

Gesù è venuto a fare la volontà del Padre, e la volontà del è che tutti siano salvi.

Gesù, che significa Dio salva, è venuto per la salvezza di molti, per fare entrare tutti nel regno dei cieli. «Dio ci ha creati senza di noi, ma non ci salva senza di noi», diceva sant’Agostino. Noi siamo chiamati ad accogliere il dono della salvezza, ascoltando la parola e mettendola in pratica: questa è la saggezza. Abbiamo bisogno di un fondamento stabile e sicuro per edificarci e resistere, poi, alle intemperie e ai travagli che incontreremo nella vita.

Il fondamento, la roccia, è Gesù, che ha riedificato in se stesso l’uomo, amando fino alla fine. In lui confidiamo sempre perché è una roccia eterna (cfr. Is 26, 4). Chiunque lo attende e lo invoca può rinascere a vita nuova ed entrare nel suo regno.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2024” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano