+ Dal Vangelo secondo Luca (17,20-25)
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Commento
Che cos’è il regno di Dio? Per noi uomini e donne del xxi secolo questa espressione ha ancora significato? Chi di noi può dire di cercare il regno di Dio?
Forse non lo chiameremmo più in questo modo, ma, adesso come allora, l’uomo è alla ricerca di pace, di amore, di gioia, di vita. Per l’uomo biblico questo è possibile solo dove Dio regna. Spesso abbiamo relegato l’espressione regno di Dio a qualcosa che verrà in un oscuro futuro, ma oggi il vangelo ci dice che non dobbiamo guardare il futuro, dobbiamo aprire gli occhi e scrutare la realtà dove viviamo. È lì dentro che possiamo scoprire la presenza del Signore, il suo operare spesso nascosto e ai nostri occhi perdente.
Il Signore però non smette di venire e di aprire il nostro oggi all’esperienza della sua salvezza. Il regno di Dio è qui: apri occhi e cuore!
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano