+ Dal Vangelo secondo Marco (16,15-18)
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Commento
La festa della conversione di san Paolo può diventare la festa di ogni cristiano, di ogni essere umano che abbia sperimentato o anche solo intuito nella sua vita la presenza di un amore più grande, completamente gratuito.
Un amore che può sembrare a volte incomprensibile, ma bello, attraente, vero e vivo che chiama ciascuno a portarlo lì dove si trova il suo cuore, la sua quotidianità e il suo vivere. Un amore che chiama ogni giorno.
È la festa anche di chi, forse inconsapevolmente, cerca una profonda pace, di chi ha un cuore di pietra che attende la liberazione, di chi si è costruito fortezze che sono diventate opprimenti e aspetta il giusto terremoto per ricostruire, di chi pensa che il buio non potrà mai conoscere la luce.
Oggi è la festa di ognuno di noi, cercatori irrequieti dell’amore vero.
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2023” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano