+ Dal Vangelo secondo Luca (24,36-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Lectio Divina
Con questo brano si chiude il Vangelo di Luca.
Siamo nell’ultima apparizione di Gesù risorto agli apostoli a cui dona la sua pace, togliendo dai loro cuori ogni turbamento, ogni timore e infondendo un coraggio mai avuto prima, un modo nuovo di essere testimoni tra i fratelli, testimoni di quell’immensità di Amore che morendo ha ridato la possibilità e la certezza di una vita che sorpassa la morte, la supera, la sconfigge.
Le parole di Gesù “profumano” già della presenza dello Spirito, di colui che “il Padre manderà” come compimento di una promessa. Una promessa antica e nuova che racchiude tutto il senso dell’esistenza: essere rivestita di un abito che ha la forma di croce ma che possiede la potenza di un abbraccio senza confini… senza orizzonti… che viene dall’Alto. Gesù Maestro, Guida, Pastore, conduce fuori gli apostoli prendendoli per mano, per rassicurarli che quelle stesse mani tra non molto li avrebbero benedetti salendo verso il Padre.
Gesù non lascia spazio ad un vuoto ma ricolma la “distanza” tra Lui e i suoi con una gioia mai provata prima, una gioia che porta agli apostoli di allora e a noi, discepoli di oggi, una capacità inedita di rimanere a lodare e a ringraziare in quel “tempio” interiore abitato dall’Amore. Da quell’ora in poi tutto è dono, anche i travagli e le prove che la vita ogni giorno ci presenta.
L’Ascensione è il ritorno di Gesù a Casa nel Cuore del Padre, lì dove desidera portare tutti coloro che sperano e si affidano a lui.
E sarà festa… senza fine!
Sr. Tiziana Aurora
monastero di Sarzana