9 ottobre – Sabato XXVII Settimana del Tempo Ordinario – Anno Dispari

+ Dal Vangelo secondo Luca (11,27-28)

In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Commento

Beati… beati… beati. Quante beatitudini sono sparse nei vangeli oltre a quelle che Matteo e Luca concentrano in due grandi discorsi!

L’essere beati è condizione essenziale per rivelare il nostro essere discepoli e rendere credibile e attraente il nostro annuncio. Se portiamo la notizia dell’amore del Padre con il muso lungo, con un senso di scoramento e rassegnazione nelle parole e nelle opere, come possiamo dire che è una buona notizia?

Avere la grazia di essere fra coloro che ascoltano la parola di Dio è il primo motivo per essere beati. Se poi pensiamo che siamo tra quelli che non lo devono fare tra pericoli e persecuzioni dovremmo essere stra-beati!

Gesù però ci ammonisce: la beatitudine nasce dall’ascolto, ma trova la sua pienezza nel mettere in pratica la parola che ci è stata donata.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2021” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano