4 maggio – Martedì V Settimana di Pasqua

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (14,27-31a)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».

Commento

Gesù ci offre oggi un dono grandissimo, il dono della sua pace, diversa da quella pace frammentaria e instabile che conosciamo.

Non è, infatti, come quella del mondo: ogni uomo in qualche misura aspira alla pace ma spesso non sa dove cercarla e come vivere per sperimentarla. Solo la parola di Dio è in grado di mantenere la promessa di gioia che presenta, solo in questa obbedienza piena di fiducia si trova l’antidoto al turbamento, alla paura, all’angoscia che conosciamo bene come esperienza della nostra esistenza.

L’invito a non avere paura, ad accogliere la pace e a rallegrarsi in Gesù, è ripetuto molte volte nella bibbia: il Signore non si stanca di chiamarci a sé con infinita tenerezza e amore.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2021” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano