3 giugno – Ss. Carlo Lwanga e compagni, martiri – memoria

+ Dal Vangelo secondo Marco (12,28b-34)

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Commento

Continua l’interrogatorio a Gesù: è il turno di uno scriba, che gli pone una domanda su un tema dibattuto in quel tempo. Gesù risponde con le parole che il pio israelita ripete tre volte al giorno.

Ascoltare il Signore e amarlo con totalità: è il comandamento che riassume tutta la legge, tutte le leggi, e che viene verificato nell’amore al prossimo. Lo scriba comprende la lezione e la ripete a Gesù, che riconosce la sua saggezza e gli assicura che non è lontano dal regno di Dio.

Sì, perché ascoltare e amare permettono l’entrata nel regno che Gesù sta predicando e sta aprendo definitivamente col dono di sé fino alla morte, per amore del Padre e del prossimo. L’ascolto porta ad amare e l’amore permette l’ascolto. Come ascoltiamo e come amiamo?

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2021” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano