3 dicembre – San Francesco Saverio, sacerdote – Memoria

+ Dal Vangelo secondo Matteo 7,21.24-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Commento

La rovina fa molta paura: non solo tendiamo a fuggirla, ma quasi facciamo finta che non esista; quando arriva ci disperiamo e non sappiamo spiegarci come sia stato possibile. Esistono due tipi di rovina, quella naturale, che non possiamo prevedere, e quella che dipende da comportamenti umani sbagliati.

Come fare un passo in avanti e uscire da quei comportamenti che ci fanno stare tanto male? Ascoltando la parola di Dio e mettendola in pratica: questa è la strada della vita vera capace anche di donarci tutta la forza per affrontare i problemi evitando di crollare.

In questo modo scopriremo il gusto della saggezza, cioè una maturità orientata ad essere roccia e non sabbia. La roccia rimanda a motivazioni autentiche, la sabbia allude al bisogno di ricevere consensi.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2020” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano