18 maggio – San Felice da Cantalice, Religioso – Memoria

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (17,1-11)

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

Commento

Alla bellissima figura di san Felice da Cantalice, frate felice di nome e di fatto, viene oggi associato questo brano del vangelo secondo Luca, che ben descrive la fede semplice e serena di questo gigante della santità.

Tutta la nostra angoscia per la sussistenza, il cibo e il vestito, si risolve in una questione di sguardo: «Guardate»! Ma per guardare gli uccelli del cielo e i gigli del campo occorre alzare gli occhi, distoglierli da noi stessi, spostare il centro dell’attenzione dal nostro io impaurito e finalmente cominciare ad ammirare la bellezza di una creazione tutta donata all’uomo gratuitamente.

Scorgeremo allora la mano provvidente del Padre che mai si dimentica dei suoi figli e sempre desidera rivestirli della sua gloria.

Coloro che accetteranno di incamminarsi dietro a Gesù riceveranno in dono la sua pace.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2021” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano