13 luglio – Martedì XV Settimana del Tempo Ordinario – Dispari

+ Dal Vangelo secondo Matteo (11,20-24)

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Commento

Quanti miracoli quotidiani non so riconoscere! Eppure ogni giornata è piena zeppa di tracce di Dio. Semina Verbi, come amavano dire gli antichi Padri della Chiesa. Semi del verbo seminati con abbondanza ovunque: dentro la casa comune, il bellissimo creato, dentro la carne dei fratelli, dentro le pieghe della ferialità. Dentro gli imprevisti e le sorprese, soprattutto.

Sarà forse quella sottile tentazione di farcela da solo. Quel senso di onnipotenza che non mi fa ascoltare il bisogno di cambiamento, di andare oltre me stesso. E allora me ne rimango arroccato sulle mie posizioni. Come le inospitali città di Corazin, Betsaida, Cafarnao.

Che peccato! Signore, aiutami a far rifiorire la mia fede stanca! Aiutami a vedere miracoli perché credo. Non a credere perché vedo miracoli.

Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2021” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano