+ Dal Vangelo secondo Luca (6,39-42)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Commento
Dopo aver detto «Non condannate e non sarete condannati», Gesù aggiunge la metafora della pagliuzza nell’occhio del fratello. Perché continui a vedere solo i difetti degli altri e non ti accorgi dei tuoi?
Gesù usa parole forti contro chi è tenacemente abituato a notare le mancanze altrui, perché quando viene il bene non lo vede, e non lo può vedere finché il suo occhio non sia libero e limpido. Cambiare modo di vedere le cose e le persone ti cambia la vita, cambia il mondo attorno a te, cambia la Chiesa.
Il Signore disse a san Francesco: «Ripara la mia casa»; ma solo uno sguardo positivo fa vedere che le stesse pietre cadute, se rimesse a posto, ridonano bellezza alla casa. Dal nostro modo di vedere il futuro, dipende ogni conversione e una vita felice.
Dal “Calendario del Patrono d’Italia 2021” – Ed. Biblioteca Francescana – Milano